Arrivati nella città bavarese per orario di pranzo, la truppa di Freeskiworld.com ha subito notato la neve scesa il weekend precedente e la bassa temperatura che manteneva i giardini bianchi e infreddoliti. Un’atmosfera che ben delineava i motivi per cui avevamo attraversato le amate Alpi: l’ISPO 2015.
Una volta entrati nell’immensa e organizzata fiera, un tepore ci ha accolti e ci ha spedito in lungo e in largo i diversi settori a nostro disposizione. Attraverso gli stand delle più svariate marche che esponevano i loro prodotti per la prossima stagione, abbiamo raggiunto il settore C1 dedicato a Health and Fitness. Qui siamo andati alla ricerca di qualcosa che potesse interessare i nostri amici dello sci libero e ci siamo trovati di fronte un simulatore visivo di un’esperienza freeride. Marco e Roberto non c’hanno pensato due volte e si sono cimentati nella prova interattiva attraverso gli occhiali messi a disposizione dalla gentile hostess tedesca. Qui, grazie ad un piano instabile sul quale i nostri piedi appoggiavano, abbiamo provato ad interpretare una discesa con il movimento del corpo coadiuvato da racchette altrettante mobili. Il tutto veniva proiettato sul video dei nostri occhiali e sullo schermo dietro di noi, con il divertimento della gente che era accorsa a vedere quei nostri buffi movimenti. Un’esperienza davvero divertente, anche per coloro che vogliono cimentarsi in questa nuova disciplina.
Altrettanto affascinante ma più dispendiosa da un punto di vista energetico (ed economico probabilmente) la simulazione di discesa a slalom proposta da SkyTechSport. L’azienda statunitense, in concomitanza con i mondiali di sci alpino a Beaver Creek, hanno mostrato al pubblico tedesco il loro ski simulator. Una mossa che, visto il divertimento e la partecipazione mostrata dagli sciatori amatoriali e non, credo abbia fatto centro.
Continuando la nostra ricerca di nuovi strumenti per migliorare le prestazioni in pista, abbiamo fermato i nostri passi presso lo stand di Sensosports. “Life is a ride” è il loro motto, e chi meglio di loro non può costruire e mostrare nuove tavole per sviluppare gli schemi motori usati nello snowboard, sci, e stand up paddle (l’ultima attività di chi ama la tavola anche sull’acqua). Strumenti che richiamano alla natura per il loro colore, il materiale usato, e per la facilità d’uso.
Pratiche e adatte a diversi livelli di intensità sono le tavole propriocettive delle linea Bamusta proposta da Trendy Sports. Da sottolineare la tavola Bamusta Dois, la quale permette l’ausilio di elastici a tubo per l’integrazione degli arti superiori e del tronco. Un fattore decisivo per l’allenamento funzionale e la creazione di movimenti complessi tipici degli sciatori del freeride e del freestyle. Una volta provate queste apps, siamo stati introdotti nel cosmo dei massage rollers che questa ditta propone sotto i nomi Ondas, Marola e Prego. Incuriositi da questi strumenti di autotrattamento muscolare e fasciale, ci siamo avvicinati alle zona di esibizione del brand australiano Rocktape, dove simpatici e disponibili sportivi ci hanno mostrato alcune applicazioni pratiche alla fascia ileo-tibiale, del quadricipite e dei muscoli paravertebrali attraverso i Trigger Point Roller.
La ricerca è andata avanti e abbiamo voluto parlare con i responsabili del brand Blackroll presenti a Monaco. E’ stata una chiaccherata molto articolata, dove ci sono stati esposti i benefici di questo modo ausiliario di trattare i tessuti. Ci viene esplicato come la fascia, indurita e fibrotizzata dall’overuse, venga nutrita attraverso un migliore equilibrio idrico e nutrizionale in toto. Una sorte di rigenerazione che permette di migliorare la coordinazione inter e intra muscolare e la mobilità propria delle articolazioni. Se come beneficio immediato c’è sicuramente quello di una sensazione di leggerezza, il risultato voluto è una maggiore libertà e forza di movimento che acceleri il recupero da allenamenti e da eventuali infortuni.
Da non trascurare anche l’aspetto preventivo, migliorando tensioni muscolo-fasciali associati a schemi posturali dannosi. Se da una parte questo strumento viene proposto a diverse tipologie di persona (attraverso progressive densità e durezza dei rulli), è indispensabile dire che queste applicazioni necessitano la guida di un terapista (laureato in scienze motorie, massofisioterapista, fisioterapista od osteopata). Ci piace sottolineare che questi strumenti sono interamente prodotti in PP e 100% riciclabili, un esempio da pollice verde.
Questo ultima tappa ci porta alla fine del nostro viaggio all’insegna del benessere presso l’ISPO di Monaco di Baviera. Un’esperienza molto stimolante per chi, come noi e voi, vuole crescere il mondo del freeski in armonia con se stessi e gli altri. Noi ci crediamo, speriamo anche voi.